Milano Design Week 2024 / Salone del Mobile
Domus project by Concetta Giannangeli

Fiera Milano Rho
Hall 9 Booth D11-E12
16-21.04.2024

Gervasoni presenta al Salone del Mobile.Milano 2024 le novità indoor e outdoor 2024, e festeggia i 20 anni della collezione Ghost, la più iconica dell’azienda, ampliandola con dei nuovi prodotti. Lo stand ospita gli arredi più rappresentativi dell’azienda insieme alle nuove proposte, pensate per continuare ad ampliare e plasmare l’universo domestico Gervasoni, focalizzato sulla ricerca costante di soluzioni innovative per un comfort su misura.

Le nuove collezioni vengono presentate attraverso “Domus”, un allestimento progettato da Concetta Giannangeli e pensato per ricordare l’estetica dell’antica Domus romana, l'archetipo della casa a corte, ispirandosi alla ricostruzione della Domus di Tito Macro realizzata dalla Fondazione Aquileia. Lo spazio espositivo si pone l’obiettivo di integrare spazi interni ed esterni, in un continuo dialogo tra indoor e outdoor. Lo stand si ispira al Peristilium: una corte centrale, dedicata alle proposte Gervasoni Outdoor, viene circondata da una zona coperta che vede protagonisti i prodotti indoor. Strutture leggere in legno e drappeggi in lino si sposano con volumi aperti che invitano ad immergersi nell’universo Gervasoni. La pavimentazione in diversi materiali segna il passaggio tra indoor e outdoor: il primo è rivestito da un tatami monocromatico in una colorazione calda, il secondo per enfatizzare ulteriormente l’aspetto naturale e materico di spazi esterni, è rivestito con doghe in legno. 

Lo stand Gervasoni presenta le nuove collezioni indoor di Federica Biasi, Cristina Celestino, Paola Navone e Gabriele e Oscar Buratti, mentre l’outdoor vede come novità gli arredi firmati da Federica Biasi, Francesco Meda, Gabriele e Oscar Buratti e Nendo.

Ghost
design Paola Navone

Comfort e versatilità sono le parole chiave che definiscono Ghost di Paola Navone, l’iconica collezione di imbottiti e sedute comodi e avvolgenti, che festeggia 20 anni e si amplia con nuove proposte. La nuova sedia è caratterizzata da uno schienale e gambe squadrate le cui forme vengono ammorbidite e interamente avvolte da un rivestimento imbottito che corre lungo tutta la seduta e ne evidenzia il profilo e la struttura minimale, caratterizzata da geometrie pulite e definite. Per espandere ancora di più le potenzialità compositive del divano Ghost, che fino ad ora trovavano la loro forza nei modelli chiusi, la famiglia accoglie nuovi moduli, definiti da uno schienale con andamento curvilineo che testimoniano ulteriormente la morbidezza e il comfort del Ghost, donando al prodotto una propria personalità ed estetica. Il nome della collezione si ispira alla versione in bianco che, grazie al tessuto sfoderabile che cade morbido sulla struttura, riporta all’immaginario comune sui fantasmi. La caratteristica principale di Ghost è proprio la housse oversize il cui profilo è evidenziato dalle cuciture a vista. Divani, poltrone, pouf, sedie e letti si svestono e rivestono in un baleno, come un cambio d’abito, assumendo un’immagine ogni volta diversa, semplice o sofisticata, a seconda della personalità di chi li sceglie e li vive, un progetto tessile che cambia facilmente volto.

Samet High
design Federica Biasi

Attenzione per i dettagli, ricerca materica, componibilità e versatilità nei modi di utilizzo sono gli aspetti che definiscono la proposta di Federica Biasi, un divano che esprime al contempo artigianalità e capacità industriale. L’aspetto quintessenziale dell'oriente di Samet viene ulteriormente enfatizzato da un ampliamento di gamma con l’introduzione di un’inedita variante. Disponibile ad oggi in una versione alta - Samet - più classica e una più lounge - Samet Low -   Gervasoni presenta Samet HIGH, una nuova proposta che vede il divano più alto arricchirsi di  un topper trapuntato per avvicinare ancora di più il prodotto all’immaginario thailandese da cui nasce l’ispirazione del progetto. Da una semplice modulistica nascono infinite composizioni con un’estetica oltre tempo, dal sofà più classico a quello più poliedrico, dal più ordinato al più scomposto. Samet è un divano senza regole, un prodotto polifunzionale e configurabile che pone l’uomo come soggetto attivo nella composizione del proprio spazio, incoraggiandolo a sperimentare nuove forme di utilizzo, composizioni non convenzionali, definite dalla combinazione libera di forme e volumi.

Plumeau
design Cristina Celestino

Cristina Celestino amplia la collezione Plumeau con una nuova proposta di imbottito, una poltrona lounge che mantiene vivi gli stilemi del letto della medesima collezione. Gli arredi della collezione Plumeau rivelano la loro essenza in forme morbide e sinuose che evocano il mondo del tessile. La nuova poltrona è il risultato di un'interpretazione contemporanea del concetto di comfort, ispirata dalla cultura appartenente ai nomadi asiatici. La sua superficie imbottita e sfoderabile evoca un senso di movimento, di leggerezza ed impermanenza. La seduta della poltrona Plumeau viene incorniciata da un drappeggio in tessuto che ne delinea il profilo grazie alle leggere e delicate curvature di scocca e rivestimento. L’apparente semplicità formale della scocca sostiene con eleganza l’imbottitura del tessuto trapuntato della seduta, regalando un piacevole contrasto visivo.

Kasane
design Nendo

La collezione Kasane firmata Nendo, composta da tavoli e pouf, si amplia con nuove varianti: vengono aggiunte nella famiglia nuove dimensioni più importanti per i tavoli e due nuove finiture, Giada e Pietra. “Sovrapporsi” in giapponese, Kasane nasce da un gioco di incastri e sovrapposizioni di diversi elementi, in cui ogni prodotto diventa una scultura dalle forme morbide e sinuose. Si ispira al modo in cui le tazze, impilandole una ad una, diventano gradualmente più alte. La collezione è caratterizzata dall'espressione ritmica dei bordi impilati e dalla texture materica del concrete che definisce l’animo del prodotto, pensato per esprimere la matericità tipica della terra ed una piacevole sensazione tattile. 

Eidos
design Gabriele e Oscar Buratti

Eidos, dal greco “forma”, è la nuova collezione firmata da Gabriele e Oscar Buratti composta da tavolo dining e sedia con braccioli. Termine usato fin dall’antichità da filosofi come Platone e Aristotele esplicita l’essenza degli arredi: forme essenziali, all’apparenza semplici impreziosite da materiali e lavorazioni ricercate. Da una parte una proposta di tavoli dining rettangolari in due dimensioni che combinano elementi geometrici con diversi spessori, ricoperti da un’inedita resina semilucida in tre colorazioni accese con effetto nuvolato che donano un ulteriore tocco di carattere agli arredi. Dall’altra una sedia dining con braccioli che esalta il legno nella sua purezza: realizzata in teak in colorazione naturale è caratterizzata da tagli orizzontali che corrono lungo lo schienale e la seduta, andando a realizzare un effetto vedo non vedo che ne alleggerisce l’estetica e addolcisce le forme. Due proposte apparentemente diverse che in realtà sono pensate per creare un abbinamento armonico. 

Yaku
design Gabriele e Oscar Buratti

Anche la collezione Yaku di Gabriele e Oscar Buratti si amplia con una proposta adatta ai più svariati contesti. I designer disegnano la consolle Yaku, dove semplicità ed essenzialità sono le parole chiave che definiscono il progetto: il termine Yaku è un riferimento alla tradizione giapponese che ha fatto propria la sperimentazione del connubio tra elementi semplici e composizioni ricercate. La collezione Yaku celebra l'essenza del legno nelle sue forme più autentiche: gli elementi principali in legno si presentano con una semplicità pura, con tagli netti che mettono in risalto le sezioni e le proporzioni ricercate, sovrapposte e leggermente distanziate per creare una delicata linea di fuga. Gli elementi dello scrittoio, dalle forme geometriche semplici, sembrano essere assemblati come in un'opera compositiva, elegante e sofisticata, richiamando l'antico gioco di incastri orientale concepito per creare unità tridimensionali simmetriche. L’apparente contrasto tra la solidità e l’imponenza delle gambe della consolle e la leggerezza del piano data da uno spessore sottile, rendono il prodotto perfetto per decorare svariati spazi domestici mantenendo comunque una spiccata personalità.

Mediterraneo
design Francesco Meda

La collezione "Mediterraneo" di Francesco Meda è un'elegante espressione di prodotti living che cattura l'essenza della bellezza di arredi senza tempo. Ogni pezzo è caratterizzato da una struttura in Teak che, trattato con maestria, conferisce un tocco essenziale, semplice e straordinariamente naturale. Un apparente contrasto tra la solidità robusta del legno e le imbottiture delle sedute, si rivela in un equilibrio armonioso in cui le sezioni di teak dello schienale, curvate e arrotondate all’altezza dei braccioli, rimandano ad un piacevole abbraccio che accoglie chi vi si siede. La firma distintiva di Francesco Meda emerge in ogni dettaglio, fondendo la funzionalità con l'estetica del legno. I tavolini  - versatili e trasformabili - diventano pouf grazie alla possibilità di sostituire il piano materico con un comodo cuscino.

Hashi
design Federica Biasi

Ispirazioni orientali ed esotiche danno vita ad Hashi, collezione disegnata da Federica Biasi e composta da divano componibile, sedia a dondolo e ora arricchita con sedia dining. Letteralmente “bacchette” in giapponese, Hashi parte proprio da un sistema con struttura minimale e rigida che ricorda lo strumento orientale da cui prende il nome, per dare vita a prodotti caratterizzati da incontri di stili, sapori e culture differenti, in un dialogo dinamico tra due mondi. La particolarità di Hashi risiede nell’utilizzo del tessuto tecnico Jaquard Outdoor Accardi che avvolge e fascia inferiormente e superiormente gli elementi in legno iroko, disponibile ora in due varianti. Tessuto sostenibile, leggero ed impermeabile e lavorato attentamente da artigiani tessitori, il tessuto Outdoor Accardi crea un disegno tramato che si sposa armonicamente con la struttura in legno con sezione irregolare, evidenziando ancora una volta il rimando al giapponesismo e alla tradizione artigianale locale.